Fiera digitale dello scrittore del libro e del lettore
L’innovazione della Fiera dello Scrittore, del Libro e del Lettore, in digitale, si origina nella sua 1° edizione, dalla considerazione che l’epidemia del coronavirus ha riguardato e affetto tutto il genere umano. Siamo convinti che modificherà in maniera profonda l’universale realtà e potrà riguardare in particolare quella della produzione delle opere dell’ingegno letterario e artistico, almeno per alcuni aspetti. Certamente perché i localismi hanno perso valore abituale, perché l’io va sostituito con il noi.
Gli scrittori, da sempre, non hanno conosciuto confini per la diffusione delle loro opere, e hanno rinvenuto lettori in qualsiasi parte del mondo.
Gli artisti, da sempre, hanno potuto riscontrare che la territorialità delle loro opere superava senza alcuna remore i confini nazionali e si diffondevano ovunque.
Il digitale costituisce risorsa per la diffusione comunicativa, senza dimenticare che le forme della conoscenza conservano altre possibilità per la loro espressione e la riflessione.
E proprio il digitale sembra avviare il mondo verso un’altra realtà, modificando quella vigente fino a pochi mesi fa, e di cui sarà necessario scoprirne le possibilità, senza accentuare le disuguaglianze.
Gli autori, gli scrittori sono chiamati a segnalare come è fatta l’attualità e come questa si sta sommovendo verso il futuro, a cominciare dalle possibilità offerte in fatto di comunicazione universale.
Gli scrittori, gli artisti, gli autori italiani hanno consuetudine con l’universale, i valori su cui è fondata la loro cultura sono universali: spetta a loro proporli con vivacità? Come ha fatto Papa Francesco con l’enciclica “Fratelli Tutti”. Spetta a loro cominciare a immaginare il futuro?
Se non dovrà essere come prima, cominciamo a intraprendere la strada per sapere come sarà:
La Fiera, nuova nella concezione e nella articolazione, vuole, con il digitale, promuovere lo scrittore, l’artista di tutte le espressioni a trovare forme adeguate (congiuntamente a quelle di ieri e di oggi) per la creazione, la produzione e la diffusione dell’opera dell’ingegno
La Fiera che si intende proporre agli scrittori e ai lettori di qualsiasi parte del mondo, a partire dagli italiani, si avvale delle capacità del digitale
– di esaltare il lavoro del singolo autore,
– di ampliare le facoltà di esibire la qualità delle opere dell’editore e del produttore,
– di porre in prima istanza il lettore, quasi rovesciando la piramide della filiera dell’opera – scrittore libro lettore – costretto dall’epidemia a farsi sempre più impegnato a dirimere le disuguaglianze,
ad avviare migliori intendimenti della natura e dell’ambiente.
Il mercato del libro e dell’opera d’arte sta cambiando, senza distruggere il libro, senza negare l’opera d’arte, avvinto da nuove professionalità, da nuovi processi creativi. In che direzione si orienta il fare (il mercato?) del lavoro nella produzione dell’opera d’arte?
La FIERA DELLO SCRITTORE, DEL LIBRO E DEL LETTORE in digitale non presumerà di dare risposte: con l’ausilio degli autori associati alla FUIS e a Federintermedia sarà un tentativo per cercarle.