Francesco Paolo Tanzj, L’uomo che ascoltava le 500
Sono questi racconti di genere diverso, alcuni dei quali vere e proprie fiction (Passata è le tempesta, Sonno, Villa Demidoff), altri resoconti estemporanei di vita vissuta (Nel villaggio dei trulli, Passaggio ad Arnara, Cagliari), altri ancora infine appunti di viaggio o descrizioni oggettive (pur se colorate di soggettive divagazioni) di luoghi o personaggi conosciuti e frequentati (Il museo della pietra fantastica, Il destino delle idee, Ashley Gardens, Milka è tornata, La zuppa di Elia, La campana sotto la neve).
L’intera raccolta si chiude, a mo’ di appendice, con una Dichiarazione di scrittura, dove l’autore esprime le sue personali considerazioni (in certi casi anche polemiche) sulla scrittura creativa in genere e sulle condizioni della letteratura italiana contemporanea.