Daniela Quieti, Il reale e l’immaginario
È uno scavo nel buio, in cui solo la torcia fulgida della poesia può portare alla luce testimonianze preziose del “porto sepolto” della coscienza di ungarettiana memoria. L’autrice accompagna attraverso versi raffinati e incisivi in un viaggio senza filtri, prima nell’Inferno e nel Purgatorio in terra e poi nel Paradiso di Beatrice, nella seconda parte.